Sicilia: il Commissario potenzia la Struttura, dieci nuovi ingressi dalle Pa
Avviso sul sito rivolto a professionisti: avranno responsabilità su procedimenti di affidamento appalti e concessioni
Roma, 8 novembre 2022 – Con un avviso pubblicato sul sito istituzionale, il Commissario Unico per la Depurazione chiama dipendenti di altre amministrazioni ed enti pubblici per potenziare la “squadra” impegnata nel superamento delle infrazioni in Sicilia. Sono dieci le unità di personale che la Struttura guidata da Maurizio Giugni selezionerà per le attività di competenza sull’isola, anche a fronte – come spiega l’avviso – di “crescenti impegni dovuti sia all’avanzamento delle attività già avviate, che al previsto ampliamento delle competenze con l’affidamento delle due ulteriori procedure di infrazione 2014/2059 e 2017/2181”.
L’avviso è rivolto a chi lavora presso Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, Enti pubblici Siciliani, nonché gestori del servizio idrico integrato operanti nell’isola. I compiti da svolgere attengono alla responsabilità del procedimento per l’affidamento di appalti e concessioni: per questo, nella valutazione dei “curricula”, verranno considerate le esperienze prioritariamente maturate come RUP o assistenza al Responsabile del procedimento di opere pubbliche, con particolare riferimento a quelle di tipo idraulico, come anche su contabilità speciali, gare, contratti e convenzioni, Conferenze dei servizi.
In Sicilia la Struttura Commissariale lavora, potendo contare sul supporto tecnico – specialistico di Sogesid, su 67 interventi nel segmento fognario-depurativo, di cui 37 in fase attuativa. Tra le opere più complesse, in agglomerati ricadenti nell’infrazione 2004/2034, la rete idrica catanese e il depuratore di Misterbianco, l’adeguamento dell’impianto di Acqua dei Corsari e il Collettore Sud Orientale palermitano, gli interventi nelle fasce costiere di Messina e Agrigento. “Cresce la mole di lavoro, entrano nel vivo molti interventi – spiega Riccardo Costanza, Subcommissario con delega alle attività sull’isola – e per questo c’è bisogno di poter contare su nuove professionalità che vogliano mettersi in gioco in questa grande sfida di sviluppo per la Sicilia”.