Al Commissario Fatuzzo anche la delega al riuso delle acque reflue

Sono state ampliate le competenze del Commissario Unico alla Depurazione prof. Fabio Fatuzzo che adesso, come da lui stesso più volte sollecitato, potrà occuparsi anche del problema del riuso delle acque reflue. Così recita il decreto legge del 17 ottobre 2024 n.153 in cui si parla “di disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese e ancora di razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell’economia circolare, l’attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico“. Adesso il Commissario Unico Fabio Fatuzzo “può esercitare – si legge ancora nel decreto – compiti di coordinamento e di gestione degli interventi del riuso delle acque reflue, ove funzionali a garantire un utilizzo razionale delle risorse idriche e a contrastare situazioni di crisi delle risorse stesse”. E nel decreto di nomina si sottolinea anche che tutto questo “dovrà avvenire senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica“.

Il Commissario Fatuzzo, forte della sua esperienza e competenza in ambito ambientale e gestionale, sarà adesso responsabile non solo della realizzazione dei sistemi di depurazione in tutto il Paese, ma anche dello sviluppo di strategie volte a incentivare il riuso delle acque trattate per scopi agricoli, industriali e civili, contribuendo così alla riduzione degli sprechi e alla salvaguardia delle risorse naturali.

“Sono onorato di ricevere questa nuova delega che non fa altro che amplia le competenze del mio attuale incarico per la depurazione delle acque – ha dichiarato il Prof. Fatuzzo –. L’Italia ha il potenziale per essere all’avanguardia nella gestione idrica sostenibile, e il riuso delle acque rappresenta una delle soluzioni più efficaci per affrontare le sfide del cambiamento climatico e della scarsità di risorse idriche. Il mio impegno sarà quello di lavorare insieme a tutte le istituzioni e ai soggetti interessati per mettere in campo soluzioni innovative e sostenibili“.

“Come ho sempre sostenuto l’acqua in quanto H2O non mancherà mai. È più corretto dire semmai che sarà l’acqua potabile a scarseggiare. Ecco quindi che una forte ed oculata politica del riuso permetterà di recuperare acqua depurata ma fino a questo momento destinata a rifiuto e che potrà invece essere utilizzata per le esigenze industriali e dell’agricoltura. Utilizzando l’acqua depurata si eviterà di ricorrere all’acqua potabile per le loro enormi esigenze. Con una politica del riuso si potranno eliminare quelle che sono le problematiche della siccità che possono essere limitate con l’utilizzo dell’acqua di depurazione. Adesso con questo decreto il mio mandato si amplia, ma senza ulteriori aggravi per la finanza pubblica il che vuol dire che le somme necessarie si devono reperire con i ribassi d’asta, con le economie e con le compartecipazioni”.