Per fronteggiare le procedure di infrazione in materia ambientale verso la UE il nostro Paese ha previsto nel 2017, tra gli altri, l’istituzione di un Commissario Unico che si occupi di tutti gli interventi necessari all’uscita degli agglomerati individuati dall’infrazione della Direttiva Ue sulle acque reflue, oggetto delle condanne della Corte di Giustizia dell’Unione europea nelle cause C-565/2010 e C-85/2013.
Nominati con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 Agosto 2023, di concerto tra il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il PNRR, il Commissario, Prof. Fabio Fatuzzo e i due Sub Commissari, Dott. Antonino Daffinà e l’ Avvocato Salvatore Cordaro, hanno il compito di accelerare la progettazione e la realizzazione dei lavori di collettamento, fognatura e depurazione interessati dalle procedure di infrazione comunitaria aperte nei confronti dell’Italia.
Per le attività di progettazione degli interventi, per le procedure di affidamento dei lavori, per le attività di direzione dei lavori e di collaudo, il Commissario si avvale, attraverso convenzioni onerose a valere sui quadri economici degli interventi, delle società “in house providing” delle Amministrazioni dello Stato dotate di specifiche competenze tecniche, degli Enti del sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente, delle Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato e degli Enti pubblici che operano nelle aree di intervento.