PNRR: il Subcommissario Vaccari, “direzione fabbriche verdi ma la strada è piena di ostacoli”

Intervento agli “incontri di pianura” della Fondazione Cogeme: “Oggi la priorità è abbassare le multe, entro il 2023 dimezzare gli abitanti equivalenti in infrazione” 

Roma, 31 ottobre – “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci porta in quella direzione, ma la strada per arrivare a rendere i depuratori fabbriche verdi è piena di ostacoli”. Lo ha spiegato il Subcommissario alla Depurazione, Stefano Vaccari, intervenendo in videoconferenza agli incontri di pianura promossi dalla Fondazione Cogeme. Collegato in videoconferenza nel corso dell’incontro del 30 ottobre a Quinzano dell’Oglio (BS), chiamato proprio “le Fabbriche Verdi”, Vaccari ha raccontato l’azione del Commissario Unico Maurizio Giugni e della sua Struttura sulle quattro procedure d’infrazione contro l’Italia per l’inadeguatezza del suo sistema fognario e depurativo. “Oggi la priorità – ha spiegato Vaccari – è abbassare le multe: l’ultima comunicazione della Commissione Europea ha riconosciuto alcuni passi avanti compiuti, ma il nostro grande obiettivo è dimezzare entro il 2023 gli abitanti equivalenti in infrazione, immaginando entro il 2026 di uscire dalla più pesante procedura fin qui avviata contro l’Italia, la 2004/2034. Il 2022 sarà davvero un anno decisivo”.

“Se oggi – ha concluso Vaccari – vogliamo ragionare in prospettiva, cioè guardare al futuro di questi impianti e al contributo che potranno dare allo sviluppo del Paese, dobbiamo pensare prima a chiudere il ciclo del servizio idrico integrato. Ci sono Regioni in forte ritardo, ma se interpretiamo bene la nuova condanna appena giunta nei confronti dell’Italia per piccoli agglomerati in varie parti d’Italia, tra cui anche la Lombardia, ci accorgiamo che il quadro nazionale è molto frastagliato. Le fabbriche verdi – ha concluso Vaccari – sono luoghi dell’economia circolare, in cui si riusano fanghi e acque in maniera efficiente: per arrivarci serve una forte consapevolezza pubblica e dei player privati dei problemi che oggi viviamo”. 

Agli “incontri di pianura” erano presenti le voci delle istituzioni regionali e locali, Utilitalia con la coordinatrice del settore Acqua Tania Tellini, stakeholder di primo piano come Acque Bresciane, la Legambiente lombarda e Confagricoltura Brescia, il Laboratorio REF Ricerche e il Consorzio di Bonifica Oglio Mella, moderati da Giorgia Marino di Materia Rinnovabile.