Il Commissario Giugni a Remtech: “cambia il modo di progettare, servono soluzioni basate sulla natura”

Il Commissario Unico per la Depurazione sul ruolo dell’ingegnere idraulico: “Pesano scenari climatici e consumo del suolo”. 

Ferrara, 24 settembre – “Gli scenari climatici pongono nuove sfide per gli ingegneri idraulici. Ci troviamo a fronteggiare variazioni del regime pluviometrico e idrologico, un consumo di suolo sempre più spinto, l’incremento dei fabbisogni idrici, la produzione industriale inquinante. Non c’è più un modello idrologico ben definito, il problema sarà dover progettare per scenari”. Nel corso del suo intervento a Remtech Expo, alla Fiera di Ferrara, il Commissario Unico per la Depurazione Maurizio Giugni affronta il tema della progettazione integrata e multidisciplinare per la mitigazione dei rischi naturali e l’adattamento ai cambiamenti climatici.  

“Si intensificano in questo contesto  – ha proseguito Giugni – fenomeni come le ‘flash floods’ urbane e le ondate di calore già viste in varie parti d’Italia, associati alla crescente impermeabilizzazione  del suolo. E’ necessario allora progettare in modo integrato, affiancando agli interventi di ingegneria civile una serie di ‘nature based solutions’ che possano contribuire a raggiungere l’invarianza idrologica. Sulle soluzioni verdi e blu la comunità scientifica può dare un forte contributo”. 

“Il PNRR – osserva Giugni –  parla espressamente di tecniche innovative per la tutela del territorio e della risorsa idrica, di mitigazione del rischio con interventi strutturali e no, ma anche di investimento sull’analisi del rischio residuo. Sono importanti gli investimenti previsti dal Piano sulle infrastrutture idriche, che rafforzeranno l’adduzione primaria. Si può fare di più – ha concluso Giugni – sulle perdite di rete, che è una piaga a livello nazionale con percentuali superiori al 40% e una netta differenziazione tra nord e sud che rispecchia il water service divide esistente nel Paese”.