Depurazione: partita la gara per la progettazione della rete fognaria a nord di Acireale
La procedura sul portale di Invitalia per conto del Commissario Unico Depurazione. Il Subcommissario Costanza: “Importante passo in avanti per l’agglomerato di Acireale”.
Roma, 8 luglio – E’ partita sul portale di Invitalia, Centrale di Committenza del Commissario Unico per la Depurazione Maurizio Giugni, la gara per l’affidamento delle indagini e della progettazione esecutiva-definitiva della rete fognaria che interessa i comuni di Zafferana Etnea e Santa Venerina rientranti nell’agglomerato di Acireale. Si tratta di una delle opere necessarie alla messa a norma dell’agglomerato, coinvolto nella procedura d’infrazione 2004/2034, su cui l’Italia è stata condannata al pagamento di una sanzione pecuniaria con sentenza di condanna di fronte alla Corte di Giustizia Europea (C-251/17).
Per un importo a base d’asta poco superiore ai due milioni di euro e centoventi giorni di lavoro, l’affidatario dovrà realizzare tutti i rilievi e le indagini a supporto della progettazione per acquisire le più complete informazioni sulle aree d’intervento: la topografia, i sottoservizi con l’individuazione di eventuali ordigni bellici, la natura dei terreni e la verifica dell’interesse archeologico dell’area, indagini geognostiche e geotecniche, caratterizzazioni delle terre e rocce da scavo, verifica della consistenza della rete fognaria esistente. Da queste basi dovrà partire la progettazione definitiva ed esecutiva. Il soggetto vincitore dovrà occuparsi inoltre della direzione dei lavori e del coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione del futuro cantiere.
Dalla relazione di progetto di servizi si stimano in circa 93 i chilometri di rete, tra collettori principali e secondari, che dovranno sostanzialmente ridefinire il sistema fognario, oggi largamente carente o assente, dei due comuni a nord di Acireale.
“Con questa nuova gara – spiega il Subcommissario Riccardo Costanza – facciamo un passo in avanti su un agglomerato complesso, su cui insistono 11 comuni, dove dovranno essere realizzati le reti fognarie, oggi largamente carente, ed il collettamento agli impianti di trattamento del refluo. Stiamo affrontando una criticità storica per il territorio acese – conclude Costanza – che questa Struttura, con la necessaria collaborazione degli enti di governo e le amministrazioni comunali, vuole superare al più presto”.