Depurazione: Commissario Rolle a “Fuori Tg”, acque sporche per ritardi e disorganizzazione

“In alcune parti del Sud mai attuata riforma servizi idrici del 1994. Ventidue agglomerati usciti da infrazioni e altri sei in uscita, pagheremo meno multe”


Roma, 19 ott – “Rispetto ai 104 agglomerati iniziali affidati al Commissario, ventidue sono usciti dall’infrazione e per sei sono in via di completamento le procedure di uscita. Abbiamo due impianti come Trieste e Vico Equense che sono già in funzione, si sta abbassando il numero di abitanti in agglomerati non conformi e quindi pagheremo meno multe. Entro il 2022 la lista di agglomerati in infrazione si dovrà esaurire”. Lo ha detto il Commissario Straordinario Unico per la Depurazione Enrico Rolle, intervenuto a “Fuori Tg”, programma del Tg3. Interpellato sulla situazione dell’agglomerato di Catania, Rolle ha ricordato che si è svolta la gara per la progettazione per l’affidamento della costruzione delle reti fognarie. “Si tratta – ha detto il Commissario – di un intervento complesso per la quasi totale assenza di rete, che va completamente realizzata e insieme ampliato l’impianto di depurazione che oggi tratta un carico ridotto”.

“Il sistema della depurazione – ha aggiunto il professor Rolle –  non è a norma in molte Regioni. Una parte del Sud non ha ancora attuato la riforma dei servizi idrici del 1994. C’è un grande problema di disorganizzazione, con gestioni comunali degli impianti invece degli ambiti territoriali omogenei, che si ripercuote sul cattivo funzionamento dei depuratori e sul conseguente inquinamento delle acque costiere. Manca la manutenzione, alcuni impianti sono vecchi e gestiti in maniera approssimativa, in altri dove ci sono attività giudiziarie in corso ci siamo messi a disposizione dei custodi per anticipare alcune opere e ottenere prima alcuni risultati. Come dimostrano le nuove procedure che riguardano l’Italia – conclude Rolle – la Commissione UE viene a conoscenza periodicamente dei problemi e ci sanziona”.