Giornata Mondiale dell’Acqua: il Commissario, “spingere su innovazione ed economia circolare”

Maurizio Giugni alla presentazione del Libro Bianco 2022 “Valore Acqua per l’Italia”: “Ritardo infrastrutturale evidente, ma sanzioni scenderanno”

Roma, 22 marzo – “Oggi dobbiamo chiederci come calare il sistema acqua nell’ambito dell’economia circolare, per diminuire quel ‘water service divide’ che in Italia resta evidente”. Così Maurizio Giugni, Commissario Unico per la Depurazione, intervenendo alla presentazione del Libro Bianco 2022 “Valore Acqua per l’Italia” organizzata a Roma da “The European House – Ambrosetti” in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua indetta dalle Nazioni Unite.

“Nel nostro Paese – osserva Giugni – pesa un ritardo infrastrutturale evidente, ma anche un consumo individuale eccessivo della risorsa. Degli 80 euro annui di investimento pro-capite necessari, in alcune aree del Mezzogiorno si arriva ad investirne appena 8. Le sanzioni europee si concentrano proprio dove non si è concretizzato il Servizio idrico integrato: oggi, grazie al lavoro che si sta svolgendo, dai 60 milioni iniziali siamo arrivati a pagarne 45 l’anno. Scenderemo ancora, attraverso la messa in regola di altri agglomerati e il continuo confronto con l’Europa”.

“Oggi – ha spiegato Giugni – dobbiamo innovare il sistema: investire sulla gestione sostenibile delle risorse idriche, la valorizzazione dei fanghi di depurazione, la digitalizzazione della rete e strumenti come ‘water footprint’. In campo agricolo si può lavorare a sistemi di invasi multifunzionali – ha proseguito il Commissario – ed è molto importante il riuso irriguo, su cui c’è grande attenzione anche in Regioni come la Sicilia, che di recente ha approvato un Disegno di legge sul tema. Nel settore industriale occorre investire sul recupero idrico dei processi produttivi e in quello civile su azioni di recupero delle acque grigie e meteoriche, come su reti duali per l’irrigazione urbana e anti incendio. Lo Smart Water Network, cioè la digitalizzazione e l’evoluzione tecnologica delle reti – osserva Giugni – è fondamentale anche in ambito energetico e può assicurare vantaggi enormi ai gestori, pensiamo ad esempio al sistema della telelettura”.

“In ogni caso – conclude Giugni – anche a fronte dell’investimento del PNRR e del ruolo di potenziali ‘fabbriche verdi’ che ritaglia ai depuratori, il gestore avrà un ruolo di grande protagonista”.