Depurazione: Subcommissario Vaccari, interventi normativi per opere più veloci
Intervento al Congresso dei Radicali: “Paghiamo 165.000 euro al giorno, 10 euro ad abitante equivalente”
Roma, 4 marzo – “Il lavoro della Struttura del Commissario Unico Depurazione guidata da Maurizio Giugni serve a migliorare la qualità del nostro ambiente e a cancellare la multa europea: parliamo, solo per la prima delle quattro procedure d’infrazione, di 60 milioni di euro l’anno, 165.000 euro al giorno, dieci euro all’anno per abitante equivalente. Noi ce la stiamo mettendo tutta, ma credo che con alcuni puntuali interventi normativi si possa rendere ancor più efficiente l’attività della struttura commissariale”. Così il Subcommissario per la Depurazione, Stefano Vaccari, intervenuto il 3 marzo al XIX Congresso di Radicali Italiani, nel dibattito della Commissione Next Generation del patrimonio ecologico coordinata dal Segretario Massimiliano Iervolino.
“Il Commissario – ha spiegato Vaccari – gestisce 151 interventi in 91 agglomerati, prevalentemente in Sicilia. Ora riceverà oltre seicento agglomerati da due ulteriori procedure d’infrazione in fase istruttoria. In questi mesi abbiamo provato ad accelerare e a creare nuove sinergie, stipulando accordi di vario tipo, con soggetti “in house” come Sogesid e Invitalia, l’UTA e i Provveditorati, firmando protocolli con la Regione Siciliana, l’ANCI Sicilia e Utilitalia. E annunceremo nei prossimi giorni una grande novità per Catania”.
“I Commissari – ha osservato Vaccari – sono una soluzione a problemi del passato, ma fanno come tutti i conti con procedure che, specie in materia di progettazione e autorizzazione ambientale, oltre che per la realizzazione delle opere, hanno tempi importanti. Su questo si può intervenire in chiave normativa”.
Dobbiamo cancellare la multa europea: parliamo, solo per la prima delle quattro procedure d’infrazione, di 60 milioni di euro l’anno, 165.000 euro al giorno, dieci euro all’anno per abitante equivalente.
Stefano Vaccari, Subcommissario alla Depurazione
Tra le questioni aperte, Vaccari cita “la questione dei pareri e autorizzazioni ambientali di competenza regionale, la mancanza di un quadro programmatorio aggiornato e dei gestori d’ambito del Servizio Idrico Integrato, che ha rallentato nei territori il reperimento delle informazioni necessarie e la corretta attuazione degli interventi”. “Abbiamo poi bisogno – prosegue il Subcommissario – di trovare un soggetto gestore cui affidare le opere finite, senza che ci siano rimpalli di responsabilità. C’è infine il tema degli allacci alle utenze civili e Industriali delle nuove condutture, su cui non sempre c’è disponibilità politica e soggetti individuati a farli. Infine le risorse, che specie per le due nuove procedure probabilmente non saranno sufficienti e rischiano di ritardare gli interventi di nostra competenza ”.
“Un nuovo sito internet del Commissario come quello che abbiamo realizzato – ha concluso Vaccari, su una questione sollevata nelle scorse settimane proprio dai Radicali Italiani – può inoltre garantire un migliore accesso alle informazioni e alla conoscenza del problema”.