Il Commissario costituisce l’albo archeologi per la Sicilia

Potranno candidarsi a lavorare negli interventi per la messa in regola degli agglomerati fognari. Il Subcommissario Costanza: “Apporto decisivo per realizzare opere salvaguardando patrimonio storico”

Roma, 15 luglio – Il Commissario Unico per la Depurazione Maurizio Giugni costituisce un elenco di operatori economici cui affidare servizi di archeologia in Sicilia, Regione che è ad oggi la principale destinataria delle infrazioni comunitarie in campo fognario-depurativo.

Un avviso, pubblicato sul sito della Struttura, si rivolge a quanti vogliano candidarsi a svolgere attività quali la verifica preventiva dell’interesse archeologico di un luogo, la sorveglianza dei lavori di scavo, i saggi che si rendano necessari in fase di progettazione ed esecuzione del cantiere.

Per entrare nell’elenco, dal quale il Commissario potrà attingere per lo svolgimento di attività archeologiche, si richiedono adeguati requisiti di ordine generale e professionale: l’opportunità e’ rivolta a singoli professionisti, imprese e raggruppamenti temporanei di aziende, società cooperative, ma anche Dipartimenti universitari.

“La professionalità dell’archeologo, dalla progettazione fino alla realizzazione di un’opera – osserva Riccardo Costanza, Subcommissario alla Depurazione – può risultare davvero decisiva: per non disperdere patrimoni culturali inestimabili e insieme per assicurare tempi coerenti con l’urgenza di realizzare le opere che servono al territorio. Ci auguriamo – conclude Costanza – che in tanti vogliano candidarsi ad accompagnare la complessa attività del Commissario, che riguarda in Sicilia numerosi interventi”.

Nella foto in homepage: un qanat, antico sistema di trasporto idrico risalente all’epoca araba, ritrovato nel corso degli scavi per la rete fognaria in via Agnetta a Palermo

Foto interna: il ritrovamento di uno scheletro di donna di epoca fenicia nel corso degli scavi per la realizzazione del Collettore Sud-orientale di Palermo